Uno spazio polifunzionale per ampliare le attività della scuola primaria “Gaiofana”, con particolare riferimento alla mensa e allo spazio per attività motorie. Sono queste le principali novità inserite nel progetto di fattibilità tecnica a cura di Anthea per l’ampliamento della scuola primaria “Gaiofana” appena approvato dalla Giunta del Comune di Rimini che, per la sua realizzazione, ha stanziato 350 mila euro.
In particolare la possibilità di poter usufruire del servizio mensa (e relativi spazi per lo sporzionamento) è strategico ed indispensabile per poter impostare attività didattiche o laboratori con tempo pieno o prolungato. Per favorire e, dove possibile, ampliare questa possibilità, sono stati individuati sul territorio comunale gli interventi di edilizia scolastica finalizzati alla realizzazione di spazi per la mensa e, tra questi, l’ampliamento con creazione di spazio per la mensa della scuola primaria Gaiofana, risulta prioritario. Gli interventi andrebbero dunque ad aumentare la dotazione infrastrutturale della scuola, dotandola inoltre di nuove aule e spazi per laboratori didattici e attività motorie.
Anche l’esecuzione dei lavori sarà a cura di Anthea.
“Interventi attesi – spiega Mattia Morolli, assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini – che vanno nella direzione di potenziare servizi e didattica in una zona di Rimini che ha vissuto un importante sviluppo demografico. Pur non essendo tecnicamente una scuola a tempo pieno, alla Gaiofana, grazie anche alla disponibilità della direzione didattica e degli insegnanti, si sono sviluppati laboratori pomeridiani, per almeno quattro giorni a settimana. Attività importantissime per le famiglie di Gaiofana che, in questo modo, possono tenere vicino casa i propri figli senza doversi trasferire in altre scuole della stessa direzione, come le Casti o la Villaggio Primo Maggio. Il servizio mensa, in particolare, va incontro alle richieste di tante famiglie del territorio che, in questa maniera, riescono a conciliare tempi di vita e lavoro, vista che si tratta spesso di coppie trasferite da altri quartieri o città e che non possono contare su assistenza famigliare. Servizi, laboratori, spazi che come sempre, che oltre a coprire esigenze didattiche saranno a disposizione di tutto il quartiere come luogo di vita sociale, oltre che con la sua naturale funzione educativa”.