Più di 100 cittadini e cittadine al giardino khaled al-asaad per parlare di alberi e caldo estremo con gli esperti del piano del verde di rimini

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“A qualcuno piace caldo” il primo di un ciclo di quattro incontri dedicati ad approfondire le sfide del Piano del verde di Rimini sugli impatti della crisi ambientale e climatica

Siamo nel pieno di una lunga ondata di calore e lo percepiamo bene, ma cosa sappiamo davvero delle ondate di calore estremo e degli impatti che hanno sulla salute pubblica e sulle piante?

In questi giorni di canicola preferiamo i parchi al centro urbanizzato e cerchiamo ombra e acqua, ma attribuiamo a natura e alberi il merito di aiutarci ad affrontare meglio il caldo in città?

Pensiamo mai in questi momenti a cosa possiamo fare per trasformare gli spazi pubblici affinché siano più freschi e vivibili col caldo estremo?

Lo abbiamo chiesto ieri ai cittadini e alle cittadine che ieri sera hanno scelto di trascorrere il loro dopo cena al giardino Khaled al-Asaad per sapere qualcosa di più su alberi e caldo estremo insieme al gruppo di lavoro del Piano del Verde che sta studiando soluzioni innovative per la città.

“A qualcuno piace caldo” è stato il primo di un ciclo di quattro incontri, SEMINARE, SEMINARII, dedicati ad approfondire le sfide del Piano del verde di Rimini sugli impatti della crisi ambientale e climatica e sulle soluzioni basate sulla natura che abbiamo a disposizione per rendere la nostra città più sana e più resiliente al clima, ma anche più sicura e più vivibile per la qualità della vita.

Un pubblico vasto, attento e partecipe ha ascoltato l’esperto di microclima Kristian Fabbri che ha spiegato che cos’è un’isola di calore, come si misura il comfort urbano e come il Piano del Verde sta analizzando la città dal punto di vista del caldo; la medica Martina Zavoli che ha illustrato cosa accade al nostro corpo durante le ondate di calore; il paesaggista e agronomo coordinatore del Piano Filippo Piva che ha spiegato perché gli alberi sono i nostri più preziosi alleati contro il caldo e come far star bene loro e conseguentemente le persone.

Al seminario è seguito un dibattito con i cittadini e le cittadine che si è protratto fino a tarda ora nella piacevolezza di un giardino e di una natura vissuta con una nuova consapevolezza.

Gli incontri, ideati e promossi da Anthea nell’ambito del processo FACCIAMO UN PIANO, sono dedicati al confronto tra comunità, amministrazione ed esperti, sono pensati per costruire un sapere comune e condividere valori e priorità del Piano del verde, ma anche per mettere a fuoco i dubbi e le scelte che questo strumento di trasformazione della città – e in corso di redazione – potrà e dovrà affrontare.

I prossimi appuntamenti affronteranno il tema dell’acqua e delle piogge intense (24 settembre); la biodiversità (10 ottobre); l’energia e i paesaggi urbani (29 ottobre).